A ottobre io e Davide abbiamo documentato diverse storie di precariato e di persone indigenti a Bari. Una di esse era Pino, l'uomo che vive in una tenda nella spiaggia di Pane e Pomodoro. A distanza di un mese siamo tornati a trovarlo ma nulla è cambiato ad eccezione della temperatura; all'addiaccio si gela, aiutiamo Pino.
sabato 30 novembre 2013
sabato 23 novembre 2013
Dalle proteste alle proposte, i baresi che partecipano all'assemblea generale del M5S
Un'esplosione di partecipazione, ieri, all’assemblea generale del M5S Bari. I cittadini hanno sommerso gli attivisti di domande, idee e suggerimenti legati ad alcuni dei problemi strutturali legati alla città di Bari. Il relatore tra gli attivisti, Vincenzo Madetti, ha raccontato le attività che il gruppo ha svolto nelle ultime settimane, tra le quali, fiato sul collo verso l’amministrazione comunale in riferimento alla quota illegale di raccolta differenziata a Bari, ad un canile comunale privo di autorizzazioni sanitarie, fino alla partecipazione diretta della cittadinanza alla stesura del programma elettorale per le prossime elezioni amministrative 2014. Il valore aggiunto dell’assemblea è stato Giuseppe L’Abbate, portavoce M5S alla Camera, che ha portato la vera informazione su quelle che sono le reali attività che accadono sia in ambito nazionale che in quello regionale pugliese.
Nel corso del dibattito, e tra gli interventi del pubblico, sono emersi altri temi sensibili alla cittadinanza, quali la colmata di Marisabella, l'emergenza acqua nella città vecchia, la Fibronit, l'Euro, le alleanze con altre liste civiche, i costi della politica (stop ai vitalizi, tagliare pensioni d’oro, riduzione degli stipendi ai politici, rinuncia ai rimborsi elettorali), la cittadinanza attiva, le elezioni in Basilicata, la scuola e l'università.
Il tema delle alleanze con altre liste civiche è un argomento che è ritornato più volte nel corso della serata, ma sia Madetti che L’Abbate hanno spiegato ai presenti che non serve a niente fare altre liste civiche in coalizione perché il M5S è semplicemente un’idea di cambiamento. Inoltre, il M5S, essendo una forza che parte dal basso, non fa alleanze con i partiti, con nessuno. Il concetto è semplice, non è possibile fare alleanze con coloro che hanno distrutto il paese negli ultimi 20 anni e adesso tentano di riciclarsi in altre formazioni elettorali: “La visione del MoVimento – ha spiegato Madetti – è quella di cambiare la cultura di questa nazione, è questo l’aspetto primario. Noi dobbiamo coinvolgere i cittadini ma finché essi continueranno a praticare la democrazia della delega, della serie metto una croce tanto c’è chi pensa alle cose proprie, non andremo da nessuna parte.” Ad avvalorare la tesi, L’Abbate ha aggiunto: “Il discorso è che devono andare avanti le idee e non c’è bisogno di creare 7 liste civiche e fare le alleanze. Questo è il vecchio gioco dei politici, è il vecchio trucco dei politici per raccattare voti sul territorio. Il cambiamento deve essere culturale perché è indifferente chi è in lista o non lo è. Non dobbiamo perseguire sotterfugi che hanno utilizzato i partiti per entrare li e arroccarsi sulle poltrone. O cambiano gli italiani culturalmente e partecipano – ha precisato –oppure significa che gli va bene l’attuale stato di cose. Non c’è via intermedia. Se non partecipano, non cambierà mai niente.”
Il tempo delle proteste è finito, adesso inizia il periodo delle proposte.
M5S on the road
sabato 16 novembre 2013
Sopralluogo al canile comunale di Bari, animali e volontari in difficoltà
Stamattina
abbiamo fatto un sopralluogo al canile comunale di Bari in via dei Fiordalisi presso la zona industriale di Modugno, in cui sono ospitati 139 cani
dell'associazione ACA, reso operativo esclusivamente grazie all'ordinanza sindacale
N. 2012/00260 del 02/03/2012. A distanza di più di un anno dall'ordinanza, la struttura è ancora senza le opportune
autorizzazioni sanitarie. Con la presenza del portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle Lello Ciampolillo, abbiamo
riscontrato una situazione di degrado assoluto dovuto ad uno spreco
incommensurabile di denaro pubblico, 2 milioni e 800 mila euro, per un ambiente che alla prima giornata di pioggia si allaga completamente. Gli animali sono
curati soltanto grazie al lavoro dei volontari.
Per il lavoro che stiamo svolgendo al fine di risolvere il problema del randagismo a Bari, abbiamo ricevuto una
lettera di ringraziamento dall’associazione ACA ONLUS nella quale lamenta l'attuale progetto di realizzazione del canile comunale.
La nostra determinazione è improntata nell'ottenere una struttura pubblica efficiente ed efficace, cosa che oggi manca.
mercoledì 13 novembre 2013
Aiutato e abbandonato dalla politica, la storia di Jean Claude Ndumbi
Io e Davide De Lucia abbiamo documentato la storia di Jean Claude Ndumbi, un atleta di 21 anni di origine congolese, ma che ha passato metà della propria vita in Italia con regolari permessi, frequentando anche le scuole italiane.
#vinciamonoi
martedì 5 novembre 2013
Emergenza acqua a Barivecchia, una soluzione è possibile
[Gazzetta del Mezzogiorno ed. Bari 04/11/2013]
Negli ultimi anni si sono succedute amministrazioni comunali di
Destra e di Sinistra ma l’emergenza acqua a Bari Vecchia non è mai stata
risolta. La situazione è talmente grave che persino al piano terra di molte
palazzine del quartiere l’acqua che esce dai rubinetti è insufficiente per
dissetare un’intera famiglia. In moltissime abitazioni l’acqua non è
disponibile dalle 7 del mattino fino alle 24, ritorna la notte ma durante il
giorno c’è chi si approvvigiona dalle fontane pubbliche per
sopravvivere alla sete e per garantirsi il minimo indispensabile per l’igiene
personale e per l’uso domestico. Da sempre tale situazione è un martirio per
la popolazione del Borgo antico. Qualcosa incominciò a cambiare nel
2000 quando una protesta popolare convinse i responsabili dell’Acquedotto a
promettere la realizzazione di un by-pass idrico e di una maxi cisterna che dal
Porto
della Città avrebbe dovuto trasportare l’acqua nella città vecchia.
Eppure, oggi, l’Aqp respinge tutte le accuse dei residenti additando
la mancanza dell’acqua all’assenza di autoclavi nelle abitazioni: “Nella città vecchia l’erogazione è normale, almeno fino ai contatori, che è il limite di nostra competenza – spiegava a marzo Vito Palumbo, addetto stampa dell’ente – e spetta ai proprietari delle palazzine far installare al piano terra pompe di spinta capaci di trasportare acqua potabile ai piani più alti. In base alla carta dei servizi al cittadino siamo tenuti ad erogare l’acqua ad una pressione minima di 0,5 atmosfere, e questa pressione è quotidianamente rispettata.”
Secondo i funzionari dell’AQP la soluzione al
problema è quella di installare nuove autoclavi, ma, con una pressione così
bassa, coloro che le hanno già collocate sui terrazzi delle proprie case
lamentano il fatto di non riuscire a riempirle. La proposta dell’AQP non ci
sembra molto distante dalla posizione del Sindaco Simeone di Cagno Abbrescia quando,
nel 2002, all’emergenza acqua rispondeva ignave con un secco “montate le autoclavi”, come se la
questione della pressione non fosse un problema rilevante.
Oggi questa vergognosa situazione è arrivata
al massimo della sua sopportazione. L’attuale impianto idrico è obsoleto e la percentuale
di perdita d’acqua è alta, ma sarebbe maggiore se aumentasse la pressione in
quanto le tubature sono vecchie e strette. Una vera e propria disgrazia sia per
i residenti, che per un’area dal forte impatto turistico.
Da anni si discute sempre dello stesso problema ma la soluzione politica all’emergenza acqua a Bari Vecchia si deve tradurre in rifare tutto l´impianto per una nuova tubazione o costruire la maxi cisterna, così come era prevista dal progetto del 2000, nel Porto della Città. In ogni caso devono essere i cittadini ad avere l'ultima parola affinché si smetta di delegare la sorte del proprio territorio a politici di professione. L'acqua è un bene comune e che siano di Destra o di Sinistra, i mantenuti dalla politica devono smetterla di offendere l’intelligenza dei baresi della Città Vecchia. Le autoclavi servono per un discorso di riserva, ma non risolvono il problema idrico che impedisce di riempirle.
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