martedì 5 agosto 2014

E' già "teatro" al primo consiglio comunale di Bari


Stamattina si è tenuto a Bari il primissimo consiglio comunale avente per ordine del giorno i fondamentali argomenti d’iniziazione per qualsiasi amministrazione quali la convalida degli eletti, la costituzione dei Gruppi Consiliari, il giuramento del Sindaco di osservare lealmente la Costituzione Italiana e di impegnarsi ad operare nel rispetto dello Statuto cittadino, il prendere atto della nomina degli Assessori e l'elezione del Presidente del Consiglio Comunale, nonché del Vice Presidente.

Proprio su tali ultimi due punti si è dibattuto molto a Palazzo di Città. Un consiglio, a mio avviso, durato molto più del dovuto (oltre 3 ore ndr.) per colpa del desiderio di protagonismo di certi consiglieri delle opposizioni e di maggioranza. Di fatto, si sono venuti a creare delle inutili polemiche sia sull’elezione della Presidenza del Consiglio, che poi ha visto eleggere con una maggioranza schiacciante Pasquale Di Rella (Pd) con 34 voti su 37, che sulla richiesta delle opposizioni di proporre un’altra data per votare la nomina della vicepresidenza. Dopo un’interminabile ed inutile sessione di interventi “botta e risposta” tra maggioranza ed opposizione, al momento del voto della Vice Presidenza, 34 hanno votato scheda bianca non eleggendo nessuno. Quindi, tutto rimandato alla prossima seduta per creare le basi di un'eventuale nuovo inciucio per ricoprire tale carica di garanzia. Insomma il teatrino della vecchia politica si è già mostrato per quello che è, ma non credo del tutto perché i propri attori non sono ancora entrati nel vivo del proprio irrinunciabile politichese.

La voce del MoVimento 5 Stelle si è fatta sentire con i portavoce eletti Mangano e Colella e dei propri attivisti che in massa hanno partecipato a questa prima esperienza in Comune. Per quanto mi riguarda, dopo oltre 4 anni di fiato sul collo e fatica per le strade, non c’è più grande soddisfazione di avere un collegamento diretto nelle Istituzioni per applicare quella democrazia partecipata che abbiamo sempre professato e spiegato ai cittadini.


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